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regolamento:filosofia_di_al

Questa è una vecchia versione del documento!


La Filosifia di After Life

Prima di annoiarti descrivendoti minuziosamente il regolamento, vogliamo spendere due centesimi riguardo la filosofia che regge questo gioco.
Sebbene le similitudini con il “classico” GdR da tavolo siano enormi, non dobbiamo confondere le due diverse esperienze di gioco.

  • In una campagna di “D&D” ad esempio i player sono chiamati sì a interpretare i loro pg, raccogliere le sfide e portare a termine delle missioni: lo scopo principale è uccidere il mostro o recuperare l'oggetto magico X, seguendo passo passo la narrazione di un Master sempre presente.
  • In After Life invece, una volta creato il pg, lo si immerge nella storia che è già in atto, l'obbiettivo principale per il player è interpretare il pg: la narrazione è nelle mani e nelle scelte di ogni pg, scelte che ricadranno su tutti gli altri pg. Per arrivare ad un punto importante di questa narrazione potranno essere necessari tantissimi passi precedenti: una lenta progressione che non viene scandita da un deus ex machina, ma dagli sforzi dei singoli pg.

In questo scenario, ogni tipo di Narrazione può essere importante. Non c'è vera distinzione, nell'ottica del progresso, fra una Scena in cui i pg si radunano attorno ad un fuoco a parlare, o dove tentano di espugnare una guarnigione del nemico: in qualsiasi momento può succedere qualsiasi cosa, specialmente nei momenti di “quotidiana tranquillità”.
Per riassumere, verrà premiata maggiormente la corretta interpretazione della scheda (con i lati positivi e negativi del pg), rispetto ad una presunta vittoria o sconfitta nelle meccaniche di gioco.

La MORTE del pg non è il suo unico problema.

regolamento/filosofia_di_al.1647957049.txt.gz · Ultima modifica: 2022/03/22 14:50 da void